Casa Litta – Palazzo Orsini

La storia dell’edificio è un perfetto esempio del motivo per cui Roma è chiamata la Città Eterna. Eretto sulle rovine del Teatro di Marcello, Palazzo Orsini si trova in una delle zone di maggior interesse storico e artistico di Roma, tra il Foro e l’Isola Tiberina. L’edificio è molto imponente e unico nel suo genere, essendo stato utilizzato nel corso dei secoli prima come teatro, poi come fortezza e infine come residenza nobiliare delle potenti famiglie Savelli, Sforza Cesarini e Orsini. Un’intera ala del Palazzo, disposta su quattro piani, è diventata proprietà del Sovrano Militare Ordine di Malta nel 1994, grazie al generoso lascito della contessa Valeria Rossi di Montelera Litta Modignani, prendendo il nome di Casa Litta – Palazzo Orsini. Oggi Casa Litta – Palazzo Orsini ospita l’Ambasciata del Sovrano Ordine di Malta presso la Santa Sede.

Nel 2021 è stata completata un’importante campagna di restauro, volta a recuperare e proteggere una parte importante del patrimonio d’arte del Palazzo. Grazie a un permesso speciale concesso dall’Ambasciata dell’Ordine di Malta presso la Santa Sede, è possibile visitare il Palazzo e i sontuosi ambienti, che custodiscono capolavori d’arte e arredi pregiati, tra cui il Salone Verde, il Salone Giallo e la Sala da Pranzo. Il Salone Verde presenta un soffitto ligneo a cassettoni dipinto con motivi floreali e affreschi decorativi lungo tutto il perimetro delle pareti, raffiguranti putti che giocano, intervallati ai quattro angoli da figure femminili che reggono stemmi e simboli araldici; il vero gioiello di questo ambiente è il Tavolo Borghese, opera realizzata tra il 1634 e il 1635 da Alessandro Algardi per il principe Marcantonio Borghese, modificato dal Valadier e poi confluito nelle collezioni di Casa Litta: si tratta di un esempio sbalorditivo del più sontuoso Barocco romano. Il Salone Giallo custodisce due arazzi – degli undici esistenti al mondo – facenti parte della serie Paesaggi con animali, realizzati tra il 1611 e il 1614 dall’atelier di Caterine van Den Eynde, che aveva avviato e diretto una delle più famose manifatture attive a Bruxelles tra la fine del Rinascimento e l’inizio del Barocco. Il primo arazzo, Paesaggio con struzzi, fu realizzato da Jan Raes II, il più importante tessitore di Bruxelles, all’inizio del XVII secolo. Il secondo arazzo, sempre di Jan Raes II, è Leopardo su uno stagno, appartenente alla stessa serie commissionata dal cardinale Alessandro Peretti Montalto, uno dei grandi collezionisti cardinalizi del XVI e XVII secolo, ed esposto per la prima volta a Roma circa 400 anni fa; gli arazzi entrarono poi a far parte delle collezioni dei Chigi, dei Torlonia e degli Sforza Cesarini. Altri sei magnifici arazzi a grottesche adornano la Sala da Pranzo; furono disegnati da Jean-Baptiste Monnoyer e sono databili tra il 1690 ed il 1711 circa.

La storia dell’edificio è un perfetto esempio del motivo per cui Roma è chiamata la Città Eterna. Eretto sulle rovine del Teatro di Marcello, Palazzo Orsini si trova in una delle zone di maggior interesse storico e artistico di Roma, tra il Foro e l’Isola Tiberina. L’edificio è molto imponente e unico nel suo genere, essendo stato utilizzato nel corso dei secoli prima come teatro, poi come fortezza e infine come residenza nobiliare delle potenti famiglie Savelli, Sforza Cesarini e Orsini. Un’intera ala del Palazzo, disposta su quattro piani, è diventata proprietà del Sovrano Militare Ordine di Malta nel 1994, grazie al generoso lascito della contessa Valeria Rossi di Montelera Litta Modignani, prendendo il nome di Casa Litta – Palazzo Orsini. Oggi Casa Litta – Palazzo Orsini ospita l’Ambasciata del Sovrano Ordine di Malta presso la Santa Sede. Nel 2021 è stata completata un’importante campagna di restauro, volta a recuperare e proteggere una parte importante del patrimonio d’arte del Palazzo. Grazie a un permesso speciale concesso dall’Ambasciata dell’Ordine di Malta presso la Santa Sede, è possibile visitare il Palazzo e i sontuosi ambienti, che custodiscono capolavori d’arte e arredi pregiati, tra cui il Salone Verde, il Salone Giallo e la Sala da Pranzo. Il Salone Verde presenta un soffitto ligneo a cassettoni dipinto con motivi floreali e affreschi decorativi lungo tutto il perimetro delle pareti, raffiguranti putti che giocano, intervallati ai quattro angoli da figure femminili che reggono stemmi e simboli araldici; il vero gioiello di questo ambiente è il Tavolo Borghese, opera realizzata tra il 1634 e il 1635 da Alessandro Algardi per il principe Marcantonio Borghese, modificato dal Valadier e poi confluito nelle collezioni di Casa Litta: si tratta di un esempio sbalorditivo del più sontuoso Barocco romano. Il Salone Giallo custodisce due arazzi – degli undici esistenti al mondo – facenti parte della serie Paesaggi con animali, realizzati tra il 1611 e il 1614 dall’atelier di Caterine van Den Eynde, che aveva avviato e diretto una delle più famose manifatture attive a Bruxelles tra la fine del Rinascimento e l’inizio del Barocco. Il primo arazzo, Paesaggio con struzzi, fu realizzato da Jan Raes II, il più importante tessitore di Bruxelles, all’inizio del XVII secolo. Il secondo arazzo, sempre di Jan Raes II, è Leopardo su uno stagno, appartenente alla stessa serie commissionata dal cardinale Alessandro Peretti Montalto, uno dei grandi collezionisti cardinalizi del XVI e XVII secolo, ed esposto per la prima volta a Roma circa 400 anni fa; gli arazzi entrarono poi a far parte delle collezioni dei Chigi, dei Torlonia e degli Sforza Cesarini. Altri sei magnifici arazzi a grottesche adornano la Sala da Pranzo; furono disegnati da Jean-Baptiste Monnoyer e sono databili tra il 1690 ed il 1711 circa.

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Tutte le date di questo tour

14 settembre

Venerabile ttvkjykjv

1030-1130