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La Chiesa del Gesù e le Stanze di Ignazio da Loyola: incredibili illusioni ottiche e spettacolari macchine teatrali
4 janvier 2025 - h 17:00 - 18:00 Free à 14,00€Détails
- Date :
- 4 janvier 2025
- Heure :
-
17:00 - 18:00
- Series:
- La Chiesa del Gesù e le Stanze di Ignazio da Loyola: incredibili illusioni ottiche e spettacolari macchine teatrali
- Prix :
- Free à 14,00€
Lieu
- Chiesa del Gesù
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Piazza del Gesù
Roma, + Google Map
La Chiesa del Gesù a Roma rappresenta una delle più alte espressioni dell’arte barocca; custodisce straordinari capolavori tra cui monumentali dipinti illusionistici, sorprendenti macchine meccaniche, sontuose decorazioni in oro e pietre preziose e vide impegnati nella sua realizzazione alcuni tra i più importanti artisti dell’epoca.
Fu costruita per volere di Ignazio di Loyola; il progetto, affidato nel 1551 all’architetto fiorentino Nanni di Baccio Biggio, fu modificato da Michelangelo, realizzato da Jacopo Barozzi, detto “Il Vignola”, e completato da Giacomo Della Porta nel 1584. L’impatto, entrando nella Chiesa, è spettacolare, grazie ad un’unica, vasta navata che indirizza l’attenzione dei fedeli verso l’altare.
La spettacolare volta, dipinta tra il 1674 e il 1679 da Giovanni Battista Gaulli, detto il Baciccia, è considerata uno dei grandi capolavori del Seicento romano. Si tratta di un monumentale dipinto illusionistico, il Trionfo del nome di Gesù, in cui grazie all’uso spregiudicato dell’effetto della prospettiva aerea, i personaggi raffigurati “sfondano” la cornice dell’affresco; alcuni sembrano salire, attirati dalla luce divina, altri – gli angeli ribelli – sembrano precipitare verso il basso, come se cadessero verso i fedeli.
Al Baciccia si deve anche la realizzazione della sontuosa Cappella di Sant’Ignazio di Loyola; un incredibile progetto architettonico e pittorico che, tra il 1695 e il 1699, vide impegnati oltre cento tra artigiani e artisti. La Cappella custodisce la tomba del santo, decorata con oro, bronzo, marmo e pietre preziose.
L’altro incredibile capolavoro della Chiesa è l’altare, che custodisce un segreto: la strabiliante “macchina barocca”, che si attiva ogni giorno alle 17,30. Grazie ad un meccanismo a bilancieri, il grande dipinto di Andrea Pozzo che copre la nicchia dell’altare sale e scende come se fosse sipario teatrale, svelando una statua dedicata a Sant’Ignazio di Loyola, con un accompagnamento musicale di sottofondo. Si tratta di un’opera scenografica, ideata dallo stesso Andrea Pozzo per stupire ed incantare i fedeli.
Ma le sorprese non sono finite qui. La nostra visita guidata prosegue verso le stanze in cui visse Sant’Ignazio. Risalgono al 1543 e sono praticamente intatte; gli ambienti sono collegati da un corridoio illusionistico progettato da Andrea Pozzo fra il 1682 e il 1686 e affrescato dal Borgognone. Qui, il visitatore rimane sbalordito di fronte alle mirabili prospettive ideate da Pozzo, capace di trasformare le superfici piatte del corridoio in un incredibile trionfo di architetture, personaggi che sembrano fuoriuscire dalle pareti, finte travi, colonne e balaustre. Una meraviglia che “funziona” solo in un punto; stazionando infatti su una rosa marmorea disegnata sul pavimento, il gioco delle illusioni magicamente prende vita, ma basta spostarsi perché tutto ciò che ci circonda crolli inesorabilmente. Nelle intenzioni di Andrea Pozzo ciò non costituisce soltanto un artificio prospettico, ma anche il significato più profondo di una dottrina teologica che invita il fedele a considerare la realtà da un unico punto di vista, quello divino.